Allan Karlsson compie cento anni e per
l'occasione la casa di riposo dove vive intende festeggiare la
ricorrenza in pompa magna, con tutte le autorità. Allan, però, è di
un'altra idea. Così decide, di punto in bianco, di darsela a gambe. Con
le pantofole ai piedi scavalca la finestra e si dirige nell'unico luogo
dove la megera direttrice dell'istituto non può riacciuffarlo, alla
stazione degli autobus, per allontanarsi anche se non sa bene verso
dove. Nell'attesa del primo pullman in partenza, Allan si imbatte in un
ceffo strano, giovane, biondo e troppo fiducioso che l'attempato Allan
non sia capace di colpi di testa. Non potendo entrare nella piccola
cabina della toilet pubblica insieme all'ingombrante valigia cui si
accompagna, il giovane chiede ad Allan, con una certa scortesia, di
vigilare bene che nessuno se ne appropri mentre disbriga le sue
necessità. Mai avrebbe pensato, il biondo, quanto gli sarebbe costata
questa fiducia malriposta e quella necessità fisiologica. La corriera
per-non-si-sa-dove sta partendo, infatti. Allan non può perderla se
vuole seminare la megera che ha già dato l'allarme, e così vi sale,
naturalmente portando con sé quella grossa, misteriosa valigia. E non sa
ancora che quel biondino scialbo è un feroce criminale pronto a tutto
per riprendersi la sua valigia e fare fuori l'arzillo vecchietto. Un
centenario capace di incarnare i sogni di ognuno, pronto a tutto per non
lasciarsi scappare questo improvviso e pericoloso dono del destino.
a me è piaciuto tanto e ve lo consiglio, questo arzillo vecchietto ne combina di tutti i colori
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