Lettori fissi

giovedì 22 novembre 2012

la bambina che amava tom gordon


La storia comincia con una gita di famiglia durante la quale il fratello e la mamma di Trisha discutono animatamente del suo divorzio, così come di altri argomenti. Trisha si allontana per non dover sentire la discussione e non riesce a ritrovarli dopo essere entrata nel bosco per bisogni fisici.
Inizia a camminare nella direzione che crede giusta, ma fa una curva sbagliata e si perde, continuando ad addentrarsi nel cuore della foresta. Si ritrova con poca acqua, alcune brioche ed il suo walkman per poter sopravvivere. Ascolta di continuo la radio per tenere alto l'umore, per ascoltare notizie sulla sua ricerca o per seguire le partite di baseball del suo giocatore preferito, Tom Gordonlanciatore di rilievo dei Boston Red Sox.
Mentre inizia la lotta per la sopravvivenza risparmiando il poco cibo che ha, raccogliendo bacche e così via, la madre ed il fratello tornano alla macchina senza di lei e chiamano la polizia per iniziare le ricerche. Naturalmente, cercano vicino al sentiero, ma ormai lei si è allontanata. La ragazza decide di seguire un torrente, immaginando che tutti i fiumi portino a qualche abitazione.
Mentre i poliziotti interrompono la ricerca per la notte, si sdraia sotto un albero per riposare. Alla fine, una combinazione di paura, fame e sete le causano allucinazioni. Si immagina molte delle persone che conosce, incluso il suo eroe Tom Gordon, apparire dal nulla. King non specifica se i segni di un mostro notati sugli alberi siano anch'essi frutto delle allucinazioni. Bisogna notare che si trova nello stesso bosco descritto in Pet Sematary, alcuni addirittura ipotizzano che i segni visti da Trisha siano stati lasciati da Wendigo, uno spirito pellerossa che abita nelle foreste del Maine, lo stesso incontrato dal dottore quando venne a seppellire il figlio nel cimitero Micmac.
Ore e giorni passano, mentre Trisha vaga nel bosco. Finisce per credere che viene accompagnata per un confronto con il Dio degli Sperduti, un mostro demoniaco con faccia di vespa, che la sta cacciando. Il viaggio diventa un test sulle capacità di una bambina di mantenere la salute mentale mentre vede avvicinarsi la morte. Raggiunge una strada, ma appena trova segni di civiltà, si trova ad affrontare un orso, che in quel momento viene riconosciuto come Dio degli Sperduti. Tenta di sconfiggerlo lanciandogli il walkman, e viene salvata da un cacciatore.

lunedì 12 novembre 2012

il decimo dono

 romanzo di Jane Johnson edito da Longanesi. Nessuno vorrebbe trovarsi al posto di Julia Lovat, da quando è diventata l’amante di Michael, il marito della sua migliore amica. No no - stante i sensi di colpa, Julia non è mai riuscita a staccarsi da quell’uomo che ora, dopo sette anni, decide all’improvviso di troncare. Le lascia però un dono d’addio: un libro di disegni per il ricamo in cui lei scopre il diario di Catherine Anne Tregenna, una ragazza della Cornovaglia rapita dai corsari berberi nel 1625 e approdata a Salé, in Marocco. Man mano che procede nella lettura, Julia si appassiona alle peripezie di Catherine, e quando parte per la Cornovaglia per stare accanto alla cugina Alison, distrutta dal suicidio del marito, vede la propria vita intrecciarsi sempre più con la vicenda della giovane conterranea del Seicento. Parte così alla volta del Nord Africa, decisa a fare i conti con se stessa e con un inquietante enigma storico. Ma qualcuno si è messo sulle sue tracce, raggiungendola nel cuore di Rabat. E lì, per sfuggire agli inseguitori, Julia si affida alla guida berbera Idriss el-Kharkouri, un uomo di grande fascino... Ambientato tra Londra, la Cornovaglia e il Marocco, Il decimo dono fonde in una trama emozionante due straordinarie avventure al femminile, divise da quattro secoli ma accomunate da una forte carica passionale.

l'invasione dei gufi

altro che maya e alieni, state atteni arrivano igufi e sono in molti, il più piccolino è quello più cattivo

venerdì 9 novembre 2012

una piccola vacanza

è da un pò che manco, causa connessione ballerina, comunque a fine ottobre mi sono presa una piccola pausa, in occasione della fiera creattiva ch esi è tenuta a napoli, sono andata con una carissima amica, peccato che in fiera non ci hanno fatto fare foto, però ne ho fatto un pò in giro per napoli









ci siamo divertite tantissimo